La Commissione ha pubblicato il 21 settembre la Comunicazione
sui Partenariati nella Ricerca e nell'Innovazione. La comunicazione
pone l'accento sulla necessità di utilizzare le risorse pubbliche e
private, disponibili per la ricerca e l'innovazione, così da
massimizzare i contributi che i soggetti pubblici e privati possono
fornire per conseguire una crescita sostenibile. I partenariati
permettono di raggruppare i soggetti pubblici a livello europeo e
nazionale in partenariati pubblico-pubblico e i soggetti pubblici e
privati in partenariati pubblico-privato allo scopo di:
- Contribuire alla definizione di un approccio
programmatico europeo alla ricerca e all'innovazione al fine di
fissare obiettivi di ampia portata;
- Evitare doppioni e frammentazioni;
- Coordinare le politiche di ricerca;
- Aumentare l'effetto e l'efficienza dei
sistemi, riducendo i tempi tra ricerca e commercializzazione
- Permettere all'UE di affrontare le principali
sfide per la società e rafforzare la posizione concorrenziale
- Migliorare le prestazioni per il futuro in
campo scientifico e tecnologico.
I partenariati pubblico-pubblico permettono di coordinare le
strategie nazionali per evitare la frammentazione delle attività
pubbliche nel campo della ricerca e permettono di rendere più
efficiente l'interazione con i partner strategici internazionali,
tra questi: ERA-NET, ERA-NET, iniziative ex articolo 185, IPC
(iniziative di programmazione congiunta), SET (piano strategico per
le tecnologie)
I partenariati pubblico-privato sono, invece, realizzati
congiuntamente dall'UE e da altri organismi pubblici con partner
privati e sono finalizzati al conseguimento di obiettivi condivisi.
Tra questi: ICT (iniziative tecnologiche congiunte), SESAR, IIE
(iniziative industriali europee).
Secondo la Commissione è essenziale che gli Stati membri che
partecipano ai partenariati pubblico-privato armonizzino e
sincronizzino le rispettive procedure amministrative.
Il testo completo della Comunicazione:
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2011:0572:FIN:IT:PDF
Pagina a cura di:
Direzione generale dell’internazionalizzazione e della comunicazione - Ufficio III
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